Cenni storici, dottrina e principi religiosi della Comunione Anglicana (CofE)
L’anglicanesimo mantiene una posizione particolare fra le Chiese sorte al tempo della Riforma Protestante, poiché conserva la struttura ecclesiastica del cattolicesimo con la successione apostolica dei vescovi, come anche una liturgia tradizionale. Il celibato ecclesiastico non è obbligatorio, e in quasi tutte le province della Church of England, le donne possono essere ordinate diacono, in molte prete, e oggi anche vescovo.
L’anglicanesimo si fonda sulla Bibbia, sulla Tradizione della Chiesa e sulla Ragione. Grande importanza ha il Libro della Preghiera Comune (Book of Common Prayer), adottato da tutte le Chiese anglicane; in esso si affermano come elementi essenziali di fede le Sacre Scritture del Vecchio e del Nuovo Testamento.
Il Libro della Preghiera Comune è il testo base della Comunione Anglicana che, diversamente dalle altre confessioni cristiane, non ha storicamente ritenuto più opportuna per l’uniformità della pratica religiosa la stesura di un catechismo o di un ordinamento dottrinale sistematico, bensì la liturgia nella sua concretezza. Nonostante il Libro della Preghiera Comune sia ancora la fonte liturgica più usata dalla Comunione Anglicana, dal 2000 è possibile utilizzare il sussidio Preghiera Comune (Common Worship), nel quale è stata raccolta un’ampia scelta di altre forme liturgiche tese ad ampliare l’essenzialità nel Libro della Preghiera Comune, e con l’intenzione di renderlo più ecumenico meglio soddisfacendo le varie tendenze presenti nella Church of England.
I cinque pilastri dottrinali della Comunione Anglicana sono:
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Il Credo di Nicea-Costantinopoli e il Credo Apostolico. La chiesa anglicana nasce come riforma e restaurazione evangelica dell’unica chiesa di Cristo: Santa, Cattolica e Apostolica.
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I 39 Articoli della Fede Anglicana. Questi furono approvati dal Parlamento britannico nel 1563 su proposta del Primate W. Parker sulla base della versione aggiornata della Confessio augustana delle Chiese evangeliche luterane e della Confessio Elvetica del 1566 delle Chiese riformate redatta da Bullinger, il riformatore di Basilea. Tra questi 39 Articoli di Fede vi sono la Fede nella Santa Trinità, la Risurrezione di Cristo, lo Spirito Santo, l’Antico Testamento, il peccato originale, il libero arbitrio, le opere buone, il conseguimento della salvezza eterna solo nel nome di Cristo, l’autorità della Chiesa, il purgatorio, i sacramenti, il battesimo, il matrimonio dei preti, le tradizioni della Chiesa, e le omelie
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Il Libro delle Omelie (Book of Homilies). Esso è costituto da una raccolta di 21 sermoni, reso obbligatoria per tutte le parrocchie del Regno Unito nel 1547. Tale libro contiene le principali dottrine teologiche e spirituali della riforma anglicana e può essere considerato il commento ufficiale ai 39 Articoli della Fede Anglicana.
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Il Libro della Preghiera Comune (Book of Common Prayers). Esso fu reso obbligatorio dal Parlamento del Regno Unito nel 1549. Essendo unico e maneggevole da parte del clero e dei laici, detto libro favorì, e favorisce, la partecipazione di tutti alla liturgia nella lingua nazionale.
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La Successione Apostolica dell’Episcopato. Alle istanze dei puritani (calvinisti), che rivendicavano la struttura solo presbiterale della chiesa primitiva, la Comunione Anglicana e la Monarchia britannica opposero sempre il primato del vescovo nella supervisione e nel governo della chiesa locale e il suo potere esclusivo di ordinare tutti i membri del clero, in forza di una diretta trasmissione di autorità spirituale da parte degli apostoli. Così con l’Atto di uniformità del 1662 si giunse a dichiarare nulle tutte le ordinazioni effettuate durante il Protettorato di Cromwell da ministri non vescovi.